Gioco d’azzardo e terapia Cognitiva

La terapia Cognitivo Comportamentale e Gioco d’Azzardo Patologico (20-04-2017)
Spolaor Giampietro  – Convegno organizzato da Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. Centro Marani

Le ludopatie (LDP) rientrano nei disturbi caratterizzati da dipendenze in assenza di sostanze d’abuso, denominate anche “Dipendenze Comportamentali” ed interessano una differenziata gamma di comportamenti addittivi, dal Gioco d’Azzardo Patologico (GAP) , all’Internet Addiction Disorder (IAD) nelle sue diverse forme (giochi di ruolo, chat ecc.) e gravità (caso dell’hikiko-mori).

Ad oggi gli studi basati sulle evidenze mostrano quanto le dipendenze comportamentali manifestino numerose somiglianze con i Disturbi da Uso di Sostanze: nel decorso cronico-recidivante, nella presenza di craving e nei trattamenti proposti.

In Italia circa l’80% della popolazione adulta pratica, a vari livelli, il gioco d’azzardo; la stima dei giocatori d’azzardo problematici varia dal 1,3% al 3,8% della popolazione generale, mentre la stima dei giocatori d’azzardo patologici varia dallo 0,5% al 2,2%.

L’aumento dell’accessibilità al gioco da parte di tutta la popolazione ha contribuito ad incrementare enormemente le dimensioni e la drammaticità del fenomeno. La dipendenza è un fenomeno complesso che coinvolge, oltre alle scelte individuali, fattori genetici, sanitari, culturali, sociali, educativi e legali, interessando sia i giovanissimi che le persone adulte. Le dipendenze senza sostanza sono spesso non adeguatamente riconosciute e trattate per mancanza di validi riferimenti clinici.

Questo convegno cerca di offrire le chiavi interpretative del fenomeno LDP tenendo ben presente le possibili risposte terapeutiche.

 

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