La goccia continua
La goccia continua del trauma complesso
“Da dove vieni? Da dove vieni? Arrivi costante e mi rendi insicuro, impotente, da dove vieni? Da una porta del temo sei sempre presente ma da dove vieni? Avessi avuto uno di quei drammi potenti, che non dimentichi…capirei, ma tu da dove vieni? Mi dico da dietro una porta, una porta del tempo e poi, indietro nel tempo, un’altra porta del tempo. Ma quale occhio lacrima, quale ferita sanguina, quale serpe trasuda questa goccia continua, che sporca e avvelena, il mio sentire, le mie scelte ed un’acqua che potrebbe essere limpida…?
…da dove vieni…goccia continua…che avveleni quest’acqua che potrebbe essere limpida?”.
Alcune persone vivono nella continua percezione di profonde sensazioni disturbanti che spesso la memoria non riconduce a nessun evento preciso. La sensazione è costante, quasi fosse sempre appartenuta alla persona. Ma l’impotenza, la svalutazione, la scarsa sicurezza in se stessi, la bassa autostima possono essere solo alcune delle parti di un sentire che serpeggia indisturbato.
L’esito è drammatico quanto “sintomi” più evidenti. E’ come se le vite di queste persone non decollassero, rimanessero “piccole”, incastrate. La sofferenza pervade anche chi gli vive accanto. In questi casi spesso ci troviamo di fronte a quello che viene chiamato trauma con la “t” minuscola. Questi traumi hanno a che fare con esperienze di crescita non validanti o addirittura minacciose vissute nelle relazioni con le figure di accudimento, genitori o familiari importanti. La caratteristica di essere continuative (a goccia continua) e sottili, cioè poco evidenti, le rendono parte del tessuto di crescita, con la conseguenza di non essere percepite sempre come anomale.
In chi vive questa condizione rimane il senso di un sé contratto e l’incapacità di fare scelte piene, magari perseverando in sensazioni di fallimento o esperienze incompiute. Rimane spesso la domanda da dove tutto ciò provenga e quale sia la strada per cambiare. Pur piena di insidie, una strada è comunque possibile.
Sei pronto a fare il passo?